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Gole del Melfa e Lago di Posta Fibreno
2 Dicembre 2018
Prenotazioni chiuse
Dal tracciolino che si snoda sinuoso sopra il letto del fiume Melfa, fino al lago di Posta Fibreno originato da numerose sorgenti di origine carsica.
PROGRAMMA
Tipologia | Difficoltà | Lunghezza | Dislivello | Trasporto |
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- Itinerario
- GOLE DEL MELFA-CIMITERO NAPOLEONICO-LAGO DI POSTA FIBRENO
Escursione cicloturistica ad anello.
Il percorso richiede allenamento ed è interamente su strada (64 km).
Dislivello 645 m.
Incontro alla stazione Termini, sistemazione sul treno regionale e partenza per Roccasecca. Percorreremo 4 km della provinciale n.7, prima di raggiungere la strada chiamata TRACCIOLINO: bellissima e panoramicissima strada che per 14 km ci delizierà con il suo suggestivo e selvaggio paesaggio.
“La strada detta Tracciolino, che da Roccasecca conduce a Casalvieri, sì snoda sinuosa al di sopra del letto del fiume Melfa, attraverso il grande complesso selvaggio del Monte Cairo-Gole del Melfa, nonché Area Wilderness. Letteralmente spazio selvaggio, l’area wilderness indica un’estensione di territorio che ha conservato una situazione ambientale antica dove le forme della natura possono evolversi liberamente e senza condizionamenti o interferenze umane. Addentrandoci in questa gola capiamo sempre più perché nella seconda metà dell’ Ottocento i briganti trovarono qui il luogo ideale per le loro imprese banditesche. L’atmosfera è quella di un canyon americano immerso in un’oasi naturalistica di incomparabile bellezza.”
Arrivati a Casalvieri e dopo una breve sosta, continueremo l’itinerario attraverso le colline a ridosso della Val di Comino, fino raggiungere Fontechiari. Qui avremo modo di visitare un singolare monumento, l’unico in Italia: il CIMITERO NAPOLEONICO di FONTECHIARI.
“Il Cimitero Napoleonico è una costruzione circolare ben visibile sulla strada provinciale che da Fontechiari conduce a Casalvieri . L’importanza dell’opera è dovuta al fatto che esso rappresenta l’unica applicazione in Italia dell’editto Napoleonico di Saint Cloud del 12 giugno 1804, ed esteso all’Italia il 5 settembre 1806, che definiva luoghi e modi per la costruzione dei cimiteri fuori dal centro urbano. Fino ad allora i morti venivano seppelliti all’interno dei centri urbani, sotto le chiese.
L’opera è di forma circolare, costruita in buon laterizio e si presenta in discrete condizioni pur necessitando di manutenzione. E’ costituita di due piani: uno visibile fuori terra e uno seminterrato. Il piano visibile ha un cortile interno con quattro botole attraverso le quali venivano calati con corde, deponendoli in una fossa comune, i defunti di basso rango. Una di queste era riservata ai defunti di tenera età. Intorno al cortile interno trovano ingresso otto cappelle gentilizie, sistemate tra due cerchi murari concentrici, appartenenti alle famiglie più in vista del paese, mentre la cappella centrale era riservata alla sepoltura degli ecclesiastici. Il progetto prevedeva la costruzione di nuove opere murarie, a cerchi concentrici, qualora ci fossero state richieste per altre cappelle gentilizie ma non furono mai realizzare.”
Terminata la visita avremo ancora pochi chilometri per raggiungere il luogo principale della nostra ciclo escursione: LA RISERVA NATURALE DEL LAGO DI POSTA FIBRENO, dove sosteremo per il pranzo a sacco.
“La Riserva Naturale Regionale Lago di Posta Fibreno è stata istituita per tutelare una zona di 400 ettari circa che comprende, oltre al lago omonimo, la famosa isoletta galleggiante, i canneti, fino ai boschetti delle colline circostanti. Il lago di Posta Fibreno è originato da numerose sorgenti, alimentate da una vasta area carsica sotterranea, responsabili oltre che dell’elevata portata idrica, anche della limpidezza delle acque e della loro temperatura costante (11°) durante tutto l’anno. La sua più singolare caratteristica è un’isola galleggiante, del diametro di 30 metri, ricoperta da canne palustri e rifugio di nutrie. Strappata dal fondo in epoche remote – già era stata notata da Plinio il Vecchio nel 77 d.C. -, vaga ancora oggi come una zattera nel lago di Posta Fibreno.
Un’altra peculiarità di questa riserva è la natura delle sue acque, provenienti, come già detto, da deflussi sotterranei che hanno origine negli altipiani abruzzesi: per la loro purezza accolgono una rigogliosa foresta subacquea di alghe macrofite dalle colorazioni cangianti.”
Visiteremo l’isola galleggiante denominata LA ROTA che raggiungeremo percorrendo un sentiero che porta alle postazioni per il birdwatching. Inoltre, se avanza tempo potremo ammirare dall’alto del centro abitato di Posta Fibreno, una vista mozzafiato su tutta la Riserva e l’intero lago e scattare bellissime foto. Ciò comporterà il prolungamento del percorso di circa 4 km.
Per il ritorno a Roccasecca, percorreremo ca 5 km di strada statale 627 dove facilmente incontreremo un po’ di traffico, è necessario pertanto procedere con molta cautela e in fila indiana.
Raggiunto Casalvieri, riprenderemo il percorso di andata, lungo le Gole del Melfa, fino raggiungere la stazione per il rientro a Roma.
INFORMAZIONI
BICI:
Le bici da corsa non sono sconsigliate. Attenzione su alcuni tratti dove la strada e leggermente dissestata.
PRENOTAZIONI:
Contattare Enrico Caruso tramite mail (enrico.lacov@gmail.com) o whatsapp (3463305278)
APPUNTAMENTO:
Alla Stazione Termini, binario del treno per Roccasecca (linea Roma-Cassino).
Contattare Enrico per concordare l’orario treno di andata e punto di ritrovo.
Treno di ritorno da Roccasecca:
Partenza ore 16:35
Arrivo a Termini 18:20
NON DIMENTICARE:
Pranzo a sacco
Casco obbligatorio
Acqua
Giacca antivento per le discese
Mantellina o giacca antipioggia
Lucchetto
Cinghia elastica per il treno
Bici in ordine (camera d’aria – kit riparazioni)
COSTI (acquisto individuale):
Biglietto del treno a/r Roma-Roccasecca-Roma € 14,00
Supplemento bici (valevole intera giornata) € 3,50
ACCOMPAGNATORI
- Enrico Caruso – Tel. 346-3305278 – E-mail enrico.lacov@gmail.com
INFORMAZIONI
- Immagini
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