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Mausoleo di M. Garibaldi e il Bosco di Foglino
31 Marzo 2019
Prenotazioni chiuse
Dal luogo dove riposa il primogenito di Giuseppe Garibaldi fino a ciò che resta dell’antica selva del Circeo e Terracina.
PROGRAMMA
Tipologia | Difficoltà | Lunghezza | Dislivello | Trasporto |
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- Itinerario
- Da Lanuvio a Nettuno per visitare: Il ponte Lauretum sulla via Antiatina, il Mausoleo di Menotti Garibaldi e il Bosco di Foglino
IL PONTE LAURETUM E LA VIA ANTIATINA.
Questo ponte fu costruito intorno al I sec. d.C. in sostituzione di uno preesistente (forse di legno) e sembra derivasse il suo nome da un bosco di alloro che si trovava nei paraggi (Laurum e quindi Lauretum). L’antica via che viene designata come ‘Astura’ (ma non se ne conosce l’esatto nome, secondo molti si tratterebbe in realtà della Via Antiatina) si diramava dal XIX miglio della Via Appia, attraversava Lanuvium e raggiungeva Satricum per finire ad Antium.
Cicerone percorreva abitualmente questa strada per trasferirsi da Tuscolo alla costa, come sarebbe attestato in una epistola ad Attico ("In Tusculum hodie, Lanuvi cras, inde Asturae"). La via fu molto frequentata per secoli anche per il trasporto di merci sbarcate al porto di Anzio e dirette al fiorente mercato di Lanuvium stessa ed alle altre città delle colline laziali; la costruzione del nuovo ponte si rese necessaria per una maggiore funzionalità della strada.
Oggi il ponte presenta una sola arcata a tutto sesto, in opera quadrata, con conci di varie dimensioni ed un parapetto formato da grossi blocchi trapezoidali. Esso presenta un aspetto particolare: non è allineanto sull’asse della via e molti archeologi attribuiscono ciò ad un aggiustamento della strada avvenuto successivamente alla prima fase costruttiva. Il basolato viario è stato riportato alla luce solo in tempi molto recenti in quanto era completamente nascosto sotto l’asfalto della via moderna; altri brevi tratti della antica via sono emersi nella zona e all’ingresso del centro storico di Lanuvio.
IL MAUSOLEO DI MENOTTI GARIBALDI, primogenito dell’Eroe dei due Mondi. Pochissimi conoscono la storia di questo personaggio, ed il luogo dove riposa insieme ai suoi famigliari. Un luogo particolare al termine di un viale che attraversa un boschetto di bambù, molto esotico e accattivante, per ricordare le origini brasiliane dell’illustre ospite. Visiteremo la tenuta Ravizza Garibaldi, e il Mausoleo, che verrà aperto appositamente per noi. Conosceremo i nipoti di Maria Stefania Ravizza Garibaldi, discendente diretta dell’Eroe dei due Mondi, che ci guideranno durante il percorso di visita.
IL BOSCO DI FOGLINO.
Con i suoi attuali 550 ettari, il Bosco di Foglino è parte di ciò che rimane della foresta originaria che ricopriva la costa laziale, senza soluzione di continuità, da Terracina a Civitavecchia, precedentemente alle grandi opere di bonifica degli anni trenta; si estende sulla Duna Antica, chiamata anche Duna Continentale. Questa è costituita da una serie di dune sabbiose, originata nel pleistocene (tra 120- 50 mila anni fa), formata da sabbie di origine eolica mescolate ad una variabile quantità di argilla e di minerali vulcanici, provenienti dall’attività del Vulcano Laziale. La sua colorazione rossastra è data dall’erosione di rocce ignee e magmatiche, ricche di ossidi di silicio e ferro. Il suolo sabbioso della duna antica, è molto profondo, dilavato e povero di nutrienti; nella sua estensione, parallelamente alla linea di costa, presenta una serie di avvallamenti e depressioni sul cui fondo, poco permeabile per la presenza di argille, si raccoglie l’acqua piovana. Tipici esempi di questi avvallamenti sono lo stagno di Vallone Cupo: uno specchio di acqua persistente in tutte le stagioni, e le “piscine” del bosco di Foglino. Queste ultime sono delle raccolte di acqua temporanea che si formano con le precipitazioni atmosferiche in autunno e si prosciugano con l’arrivo della stagione calda. Al loro interno è presente una flora e una fauna tipica delle zone umide che, nonostante lo sfruttamento, conserva caratteristiche peculiari molto importanti per quanto riguarda la biodiversità.
IL PERCORSO.
Tutto il nostro itinerario interessa interamente percorsi stradali in prevalenza poco trafficati, ad esclusione della parte sulla nettunense (circa 6 km) da percorrere obbligatoriamente in fila indiana, dove potremmo incontrare un maggiore traffico veicolare. Entreremo nel Bosco di Foglino dal lato opposto senza attraversarlo come inizialmente previsto, a seguito di una nuova segnaletica che interdice l’ingresso anche alle bici, ma soprattutto per il rischio di incontrare branchi di cani randagi rintanati nel bosco (cosa successa al sottoscritto durante la prova di percorso). Tuttavia ne visiteremo una parte intorno al bel Laghetto Granieri, frequentato da cigni, oche e nutrie, ed attrezzato con aree picnic e chiosco bar.
Il dislivello è molto basso, pressappoco zero, pertanto questa uscita è adatta a tutti. Incontreremo solo un paio di leggere salite: ad inizio percorso (ca 200 m al 4%) e a oltre la metà del percorso con 2/3 tratti non consecutivi al 3/4% di pendenza in ascesa lunghi ca 100/200 m l’uno, fattibili da tutti. Non attraversando il Bosco, non avremo più tratti sterrati se non solo intorno il laghetto, pertanto L’USCITA E’ ACCESSIBILE ANCHE PER CHI VUOLE USARE BICI DA CORSA.
NB: alla stazione di Lanuvio non ci sono bar e neanche lungo il percorso fino a Carano, nei pressi della Tenuta Garibaldi (15 km dalla partenza). PROVVEDETE A CASA!
PRENOTAZIONI:
da inoltrare via email (enrico.lacov@gmail.com), comunicando nome cognome, cellulare, n. tess fiab 2019 e associazione di appartenenza.
Per vedere alcune immagini dei luoghi di visita di questa uscita, visitate l’evento pubblicato sulla pagina FB gruppo:
https://www.facebook.com/groups/FIABRMRL/?ref=bookmarks
ACCOMPAGNATORI
- Enrico Caruso – Tel. 346-3305278 – E-mail enrico.lacov@gmail.com
INFORMAZIONI
- Appuntamento
- contattare Enrico (enrico.lacov@gmail.com) per conferma, orario treno e appuntamento.
- Treno (andata) per Lanuvio
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- Partenza da
- Termini
- Arrivo ore
- Treno (ritorno) da Nettuno
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- Partenza ore
- 15:05
- Arrivo a
- Termini 16:18
- Note
- Pranzo a sacco
Casco obbligatorio
Acqua a sufficienza (non ci sono fontanelle lungo il percorso)
Giacca antivento – antipioggia
Lucchetto e cinghia elastica per il treno
Bici in ordine (camera d’aria – kit riparazioni) - Costi
- treno a/r € 6,20
suppl bici € 3,50
Attenzione: a Nettuno è possibile fare i biglietti solo con carta di credito. Per il biglietto del ritorno chi non può farlo online con lo smartphone, consiglio provvedere da Roma.
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