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    Le Mura e le Porte di Roma

    26 Settembre 2021

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    • per i monti della Tolfa »

    Giro delle Mura Aureliane, Vaticane e Gianicolensi

    PROGRAMMA

    Tipologia Difficoltà Lunghezza Dislivello Trasporto
    Cicloturistica
     Percorso con lievi dislivelli, facile
    25 km
    Solo bici
    Itinerario
    Dalla stazione Metro Piramide si seguono le mura in senso antiorario iniziando da Porta San Paolo, l’antica Porta Ostiensis, molto ben conservata anche se del tutto isolata dalla cerchia muraria. Il complesso è costituito sul fronte esterno da un unico fornice in travertino sormontato da alto attico e inquadrato da due alte torri a ferro di cavallo. All’interno una piccola corte con controporta a due archi.
    Superato il Bastione di Sangallo e le arcate moderne della Colombo si percorre un bel tratto di mura fino a Porta San Sebastiano, un’opera di grande interesse che conduce verso l’Appia “Regina Viarum”. Ristrutturata dall’imperatore Onorio nel 402, si presenta all’esterno con un fornice rivestito di marmo sormontato da un attico a due piani con finestre ad arco e fiancheggiato da due torri quadrate. All’interno delle mura l’arc0 di Druso, che sosteneva l’acquedotto antoniniano, fu utilizzato come controporta nel rifacimento Onoriano. Molto interessante visitare il Museo delle Mura dove è possibile avere una visione spettacolare della via Appia Antica e attraversare un tratto della suggestiva galleria lungo le mura.
    Proseguendo si arriva a Porta Latina, una graziosa porta da cui esce la via omonima. Dotata di un solo fornice in travertino è sormontata da un attico con finestre ad arco, entro cui si trovava la camera di manovra da dove si azionava la saracinesca.
    Superata Porta Metronia, una posterula con ripristini di epoca medievale, si giunge a Porta Asinaria che ha conservato l’aspetto del rifacimento di Onorio. È costituita da un arco centrale sormontato da un attico a due ordini di finestre centinate e fiancheggiata da due torri semicircolari.
    Dopo la moderna Porta San Giovanni, opera cinquecentesca eseguita da Giacomo Del Duca -collaboratore di Michelangelo – si prosegue all’interno delle mura dove sono ben conservati i camminamenti e le gallerie su due livelli.
    Più avanti le mura inglobano l’Anfiteatro Castrense e l’Acquedotto Claudio fino a Porta Maggiore. Questo arco monumentale, eseguito in opera quadrata dall’imperatore Claudio intorno al 50 d.C. per sostenere i canali di due imponenti acquedotti (Claudio e Anio Novus) che attraversavano Via Labicana e Via Prenestina, fu trasformato in Porta dall’imperatore Aureliano. L’arco è composto da due grandi fornici, affiancati da tre edicole finestrate ad arco, inquadrate da semicolonne corinzie poste su alto basamento.
    Superato il sottopassaggio ferroviario si volta a sinistra e si giunge a Porta San Lorenzo, l’antica Porta Tiburtina. Aureliano, nel completamento delle mura, volle sfruttare un arco preesistente, costruito nel 5 a.C. dall’imperatore Augusto per sostenere il peso gli acquedotti sovrapposti (acqua Marcia, Tepula e Julia). L’arco augusteo è ancora riconoscibile da una triplice ghiera sormontata da un alto attico.
    Oltrepassate le arcate dell’Acqua Felice si segue il muro perimetrale esterno dei Castra Praetoria dove si distingue appena, a metà percorso, la Porta Decumana. Riprendendo il circuito delle mura si individua la Porta Nomentana, chiusa nel Cinquecento da papa Pio IV Medici per consentire la costruzione di Porta Pia, progettata da Michelangelo nel 1561. La facciata interna, rivestita in laterizio, è abbellita da un poderoso portale di travertino sorretto da lesene scanalate e affiancato da originalissime finestre.
    Proseguendo verso Piazza Fiume si apriva Porta Salaria, demolita nel 1871 dopo le cannonate del 1870: ne rimane una traccia indicata sulla strada con cubetti di porfido.
    Nel tratto successivo, all’interno delle mura, si conserva ancora in buono stato la doppia galleria dell’intervento di Onorio. Subito dopo si apre Porta Pinciana, un arco di travertino fiancheggiato da due torri semicircolari con attico rivestito in laterizio.
    La cinta prosegue lungo il Muro Torto, un muraglione costruito in età repubblicana per sostenere il pendio su cui sorgevano antiche ville gentilizie e inglobato nelle mura aureliane. Segue Porta del Popolo, l’antica Porta Flaminia, ricostruita per volere di Pio IV da Michelangelo e da Nanni di Baccio Bigio. L’opera fu realizzata tra il 1562/65 utilizzando le colonne provenienti dalla basilica costantiniana di San Pietro. La facciata interna fu rifatta da G. L. Bernini nel 1654, su incarico di papa Alessandro VII Chigi, per festeggiare l’ingresso a Roma della ex regina Cristina di Svezia.
    La cinta muraria di Aureliano proseguiva lungo il Tevere per dirigersi verso Trastevere e formando in triangolo con vertice a Porta Aurelia (attuale Porta San Pancrazio).
    Da Piazzale Flaminio il percorso continua verso Via Luisa di Savoia, attraversa il ponte Regina Margherita e passa sulla riva destra del Tevere; procede su Via Cola di Rienzo, Piazza Risorgimento e sale verso Viale Vaticano; da qui scende su Via Aurelia fino a Porta Cavalleggeri.
    La cinta muraria dei bastioni rinascimentali del Vaticano fu voluta da papa Pio IV (1559 – 1565) quale ampliamento delle prime mura erette da papa Leone IV (847 – 855) che cingevano la basilica si San Pietro.
    Il percorso delle mura prosegue su Via delle Mura Aurelie fino a Porta San Pancrazio e continua verso Viale delle Mura Gianicolensi, attraversa Viale Trastevere e si immette sul Viale delle Mura Portuensi. Le Mura Gianicolensi furono erette nel 1643 da papa Urbano VIII Barberini, quale ampliamento delle Mura Leonine, per difendere la zona che si estendeva sul lato destro del Tevere, fino a Porta Portese. Superata la porta l’itinerario passa su ponte Sublicio, volta a destra sul Lungotevere Testaccio ed entra nel cortile della Città dell’Altra Economia che esce su Via Dino Frisullo e prosegue su Viale del Campo Boario fino a Porta San Paolo.

    DESCRIZIONE
    La città storica era riconoscibile dalla sua cinta muraria: una separazione fisica e psicologica fra centro abitato e campagna.
    Il giro ad anello della cinta muraria, voluta dell’imperatore Aureliano nella seconda metà del III secolo d.C., a cui va aggiunta la fortificazione delle mura Vaticane e Gianicolensi, è l’itinerario di un’opera monumentale a cielo aperto che ha resistito per secoli agli assedi, ai saccheggi e ai bombardamenti subiti dalla città per quasi due millenni: un percorso che attraversa le antiche vie consolari munite di porte, posterule, torri e bastioni, in uno scenario archeologico e medievale d’altri tempi.

    Allegati
    Mappa

    ACCOMPAGNATORI

    Walter De Dominicis – Tel. 338-6245006 / 06-5138104 – E-mail walterdedo14@gmail.com

    INFORMAZIONI

    Appuntamento
    Ore 9:00 Stazione Metro Piramide. Partenza ore 9:30
    Note
    Uscita aperta a tutti: sia soci Fiab sia ciclisti simpatizzanti.
    Casco consigliato
    Abbigliamento stagionale
    Acqua in borraccia
    Pranzo al sacco
    Camera d’aria di scorta
    Immagini

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    Dettagli

    Data:
    26 Settembre 2021
    Categoria Evento:
    Uscite
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